ORA PER “SURROGARE” C’È ANCHE LA PUBBLICITÀ CON TANTO DI TARIFFARIO

Siamo già in un futuro da fantascienza spaventosa. Creature concepite e prezzolate al supermarket della fecondazione innaturale. Più cerco di trovare un senso, più sprofondo in paragoni da orrore, come orrore mi fanno le repliche di Nicki Vendola. Il kappa è voluto, in quanto simbolo antiamericano, qualche anno fa, dell’imperialismo a stelle e strisce. Contro il quale tuonava la zeppola dell’involuto gergo pugliese del leaderino Sel.

Un orrore che mi richiama alla mente le follie di un nazismo, che cercava, con Joseph Mengele, l’utopia della pura razza ariana. In nome di un ideale! Che oggi viene declinato come “amore”. Lo ha detto anche l’arrogante e spensierata santorina Giulia Innocenzi, lo dice persino Emma Bonino (haia, haia, additata ad esempio da papa Francesco!). Ma amore per chi, al di là di un amore sviscerato per se stessi? Un amore fuori dalle regole, che si riversa su un innocente senza calcolare, come non lo calcolano quanti si dichiarano a favore di simili pratiche, il male che potrebbe derivargliene, una volta raggiunta la consapevolezza del suo eccezionale e mercificato venire alla … luce. Come se non bastasse (mi auguro non sia vero) pare che a fare da madrina dovrebbe essere Wladimir Luxuria!.

E la riprova che all’infamia non c’è limite è in questa allucinante pubblicità, (mi auguro ancora sia un falso creato ad hoc) tuttavia plausibile.

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D’altronde basta la parola a spiegare il burrone inquietante nel quale stiamo precipitando. Lo facciamo con l’aiuto del vocabolario Zanichelli. Surrogato: “prodotto alimentare di minor valore usato al posto di un altro genuino”; Ciò che sostituisce un’altra cosa in modo incompleto, imperfetto”.

satira Gay

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