CRONACHE DAL PAESE SURREALE. NON NEL SENSO DI SOGNO MA DI INCUBO. 4

PERCHÈ L’ABORTO SÌ E LA DOLCE MORTE NO?

Non capisco. È consentito l’aborto, che è l’ assassinio di una vita sana con una vita davanti. Senza dover chiedere nemmeno il parere della creatura votata al sacrificio, in una condanna spesso dettata all’egoismo. Non è consentita invece non dico l’eutanasia, ma la dolce morte, quando la vita non è più vita, ma si trasforma, in tortura senza la minima speranza di miglioramento. Nemmeno quando ad invocarla è la persona inchiodata dalla sofferenza. Evidentemente c’è una concezione distorta della “pietas” e dei diritti della persona umana alla quale la vita appartiene.

eutanasia

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