UN UOVO DI STRUZZO IL PIÙ ANTICO MAPPAMONDO?

Realizzato nel 1504, il più antico mappamondo è stato realizzato su due semigusci di uovo di struzzo. L'Europa (e l'Italia), il Nord Africa e il Medio Oriente sono rappresentati con meticolosi dettagli. sul mappamondo vi sono 71 nomi. Nel sud est asiatico - poco conosciuto - compare la scritta “Hic sunt dracones”, ossia “qui vi sono i draghi”. Il mappamondo è decorato anche con mostri marini, intrecci di correnti marine e persino con la posizione di un vascello affondato. Il mappamondo risale al 1504 e, molto probabilmente, venne realizzato artigianalmente a Firenze utilizzando la parte inferiore di due uova di struzzo. A poco più di 12 anni dal primo viaggio di Cristoforo Colombo, mostra i dettagli ancora vaghi e poco definiti delle Americhe. I soli tre nomi che si trovano sull’America meridionale sono: “Mondus Novus, terra de Brazil e Terra Sanctae Crucis”. Il mappamondo è stato studiato da un collezionista/ricercatore belga, Stefaan Missinne, utilizzando il carbonio-14, con esami sul tipo d’inchiostro usato, una tomografia del testo sovrascritto e una serie di elementi storici.
Missinne ritiene - ma non ha evidenze storiche sufficienti - che il globo sia collegato al lavoro di Leonardo Da Vinci. Tesi affascinante ma priva di riscontri. La ricerca è stata pubblicata sul giornale “Portolan”, la rivista ufficiale della Washington Map Society. Tuttavia alcuni ricercatori e cartografi hanno accolto la scoperta con un certo scetticismo. Non è noto - infatti - chi fosse il proprietario del mappamondo che nel 2012 lo ha donato in modo anonimo al London Map Fair che ha poi permesso a Missine di studiare l’oggetto. Anche se il guscio risalisse effettivamente al XVI secolo, questo non costituirebbe una garanzia. Non è detto che la mappa sia altrettanto antica. Il primato del più antico globo (contenente le Americhe) sopravvissuto alla storia apparteneva al globo di Hunt-Lenox, di rame, datato tra il 1504 e il 1506. I due globi hanno in comune etichette e contorni dettagliati quasi identici, e Missinne crede che non sia un caso.
L'Erdapfel (mela terrestre) realizzato da Martin Behaim nel 1492 è considerato il primo mappamondo terrestre giunto fino ai nostri giorni. Si tratta di un globo di lino laminato in due metà, rinforzato con legno e ricoperto con un mappa dipinta da Georg Glockendon. Le Americhe non sono incluse perché Colombo tornò nel Vecchio Mondo soltanto nel marzo 1493.  Immaginate un mappamondo ammaccato e mezzo sgonfio: è molto diverso dall'idea di Terra liscia – e al limite un po' schiacciata ai poli – a cui siamo abituati, eppure sarebbe una rappresentazione più realistica del nostro pianeta. Non solo infatti canyon e montagne creano delle "rughe" sulla sua superficie, ma persino i mari hanno zone concave e altre più sopraelevate. E in più c'è la forza del campo gravitazionale che è differente da zona a zona. Nell’ ultima immagine che raccoglie migliaia di osservazioni satellitari, la Terra appare deformata da rilievi e depressioni marine e (nei colori) dalle differenze del campo gravitazionale che è minore della media nelle zone blu e verdi; è maggiore della media in quelle viola e rosse; è nella media nelle zone gialle.

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