GEM IL FIGLIO DI MAOMETTO II OSPITE-OSTAGGIO ALLA CORTE DI INNOCENZO

Uno degli snodi cruciali del pontificato di Innocenzo VIII, Giovanni Battista Cybo, il papa che patrocinò e rese possibile la partenza di Colombo, fu la detenzione alla corte di Roma di Gem, uno dei figli di Maometto II, che nel 1453 aveva conquistato Costantinopoli. Nella lotta fratricida per la successione al trono d’Oriente aveva prevalso Bayazed. Gem era trattato con tutti gli onori in Vaticano e fece addirittura una lezione a papa Cybo sulle vere origini del Cristianesimo, in una storia per lui falsata. Nel contempo chiedeva l’aiuto del pontefice per tornare sul trono di Bisanzio: prometteva la le restituzione di Gerusalemme e perfino di Costantinopoli. Dal canto suo Bayazet alle stesse concessioni, purché Innocenzo tenesse con sè Gem ostaggio, aggiungeva un consistente tributo annuale in denaro e una serie di reliquie, fra cui quelle di san Giovanni Battista, il profeta al quale Innocenzo aveva dedicato il suo pontificato. Su questa vicenda, completamente ignorata dagli storici di Colombo, nell’ennesima colposa voragine dei cosiddetti esperti, per la verità, si conosce ben poco. Gli studi più approfonditi in materia sono quelli di Giacomo E. Carretto. Ma se qualcuno avesse da fornirci ulteriori ragguagli ne saremmo lieti e riconoscenti.

Gem figlio Maometto II 2         Gem figlio Maometto II quadro Pinturicchio         Gem figlio Maometto II 1

Bayezid        Bertoldo di Giovanni trionfo del sultano mehmet II        Maometto II

Nelle foto in alto due ritratti di Gem, presente anche al centro in un affresco del Pinturicchio. Sotto il fratello Bayazed, una medaglia commemorativa del fiorentino Bertoldo e il ritratto di Maometto II del Bellini. Questi due ultimi omaggi la dicono lunga sui rapporti fra le repubbliche italiane e l’Islam.

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