Quando un giorno vidi
una ragazza a cavalcioni
non più all’amazzone
su una motocicletta
capii d’un tratto
che il mondo cambiava.
Avanzavano donne
robot replicanti
di antiche divinità
dai corpi sguainati
come fossero armi
gambe per baionette
e seni per corazza,
idrovore per bocca.
Donne del duemila
mantidi di un amore
diventato guerriglia.

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