“La pace sia con tutti voi” auspica il nuovo papa americano Leone XIV. Nel mondo risponde il frastuono terrifico di 54i focolai di guerra. “Una pace disarmata e disarmante”. Mentre l’Europa si riarma sulla piazza rossa é uno sfoggio muscolare di strumenti di morte alla presenza compiaciuta di Putin e Xi Jinping.
“Una pace umile e perseverante”. Contemporaneamente l’India attacca il Pakistan che reagisce. “Il male non prevarrà”. Nella striscia di Gaza é l’Apocalisse, con la gente allo stremo, che muore di fame, in un conflitto fra due popoli che non concepiscono l’esistenza senza lo sterminio dell’altro. Il pontefice pronuncia 9 volte la parola “pace”. In Sudan e altrove si muore come mosche. Riuscirà la Chiesa a dare una strambata in questo vento necroforo che puzza di cadaveri? Riuscirà a creare i ponti? Da una parte le forze in Oriente che vogliono dare un nuovo assetto all’ordine mondiale dall’altra un’America con un Presidente imprevedibile, che si veste persino da successore di Pietro e che a sua volta parla e promette pace. In mezzo la colomba della pace. Riusciranno a liberarla dalla gabbia o le strozzeranno il collo? Il futuro dell’umanità é in questo interrogativo.