DEMAGISTRIZZATE NAPOLI CON IL SUO SINDACO FARAONE

Il clan De Magistris non demorde. Dal sindaco in bandana arancione, al fratello e ora anche alla alla Dolce metà, presente al corteo a Napoli contro Salvini. Colta in una foto surreale, accanto ad una biondina assessore ai giovani e persino con delega alla sicurezza e alla Polizia municipale (!). La signora Maria Teresa Dolce (!) è ironia della sorte titolare di una cattedra di diritto (!). Tranne quello di poter esprimere il proprio pensiero. Le giustificazioni sono di un aberrante populismo: “Io non sto con i razzisti che odiano Napoli e il sud”, “Io sto con i centri sociali”, lui. “E’ giusto che nel nostro Paese si possa ridere del diritto alla vita altrui, solo perché di colore della pelle diverso?”, lei. Tutti e due naturalmente a posteriori contro la violenza. A danni provocati e fatti. Al punto che o’ sindachiello aggiunge: “Qualcuno forse voleva gli scontri”. Bravo Luigino chi è quel qualcuno? Può l’ex magistrato essere così ingenuo da non avere preventivato la guerriglia dopo aver cercato di impedire il comizio di Salvini, proprio come volevano i “suoi” centri a-sociali? “Io ho la coscienza pulita” persevera il caudillo a doppio fondo. Finché avremo questa magistratura e questi pseudo-politici, colti da orgasmi multipli quando si guardano allo specchio, non c’è speranza né per la giustizia né per l’amministrazione. Come probabilmente non ci può essere in Salvini, che ha però tutto il sacrosanto diritto di parlare. E che al cospetto del sindaco e congiunti, in pieno e delirante culto della personalità, sembra una mammoletta.

De Magistris Napoli            corteo

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