Riportiamo integralmente uno studio di Giuseppe Pisano, che dovrebbe interessare soprattutto i calabresi. Pisano è uno dei pochi che si è avvicinato ai miei studi per approfondire seriamente e correttamente un filone che avevo aperto nel libro”Cristoforo Colombo l’ultimo dei Templari”, apportandovi interessanti novità. A differenza di altri, professori e non, Pisano ha mantenuto sempre un amichevole contatto con un costante scambio di reciproche informazioni, come sempre dovrebbe essere. Ci siamo conosciuti ed abbiamo partecipato insieme ad un Convegno ad Aiello. In un tipo di rapporto a cui è venuta meno più di una persona, ospitata generosamente persino in casa dimostrando una falsa amicizia, ma venuta solo per strappare notizie inedite rivendute poi come proprie. Gli studi di Pisano acquistano valore in funzione di quel filone più meridionalista che nordico che emerge nei trascorsi di Cristoforo Colombo.
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A chi appartiene il volto impresso sulla sacra sindone?Qual è la vera storia del telo che rappresenterebbe il volto di Gesù morto in croce?Che legame esiste trala sindone ed i Cavalieri Templari?
DiAdriano Forgione
Il dizionario definisce la parola anamorfosi come un artificio pittorico per inserirein una composizione scene o immagini non percepibili se non osservate di scorcio o da un determinato punto di vista. Un fenomeno che già Leonardo aveva studiato.
"...PERCHE' L'OCCHIO DEL DOLORE, LUCIDO DI LACRIME ACCECANTI, DIVIDE UNA COSA INTERA IN TANTI OGGETTI, COME LE PROSPETTIVE CHE, GUARDATE A MODO GIUSTO, MOSTRANO NIENT'ALTRO CHE CONFUSIONE E, GUARDATE DI SBIECO, DISTINGUONO LA FORMA..."
Di Roberto Volterri
del professore Emilio Spedicato
University of Bergamo, Italy
release 2, November 2013
Abstract
In a companion paper, Spedicato (2011), we have considered large numbers in Asian chronologies (Mesopotamia, India, Ceylon, Nepal, Japan). Such numbers are shown to get acceptable when divided by the factor 180, the same throughout the Asian continent, whose astronomic likely meaning is discussed in the paper. In this paper we consider large numbers in days, not in years, that appear in Mesoamerican Mayan and Toltec chronologies. We show how such numbers, when reduced to years under some hypotheses, provide important information for a period extending over several thousand years BC. A period that we relate to catastrophic events on our planet and to special events in the solar system.