QUANDO IL FASCISMO CAMBIA SOLO DI COLORE
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Confesso che fino a quando non l’ho visto non ci credevo. Parlo del titolo di Repubblica, il secondo quotidiano venduto in Italia, che spara in prima pagina: “Fascisti, un italiano su due ha paura”. Non è possibile mi dicevo che di fronte a quattro gatti imbranati che danno vita ad una manifestazione sia pure cretina ma non violenta, dei giornalisti avessero il coraggio di rispolverare il più vieto refrain che l’opposizione cavalca da un’eternità. “Un italiano su due”. Ma è verosimile una baggianata del genere? Paura. Sì gli italiani hanno tante paure legate al loro vissuto di ogni giorno, ma sono arciconvinto che al fascismo non pensino proprio. Hanno problemi reali nella mente mille miglia lontana dal prendere lucciole per lanterne per pura strumentalizzazione. La destra è vero è in risalita vertiginosa, gli ex comunisti è vero non mangiano bambini, satolli di mangiarsi da soli, le elezioni è vero ono prossime e venture e la loro sì di paura fa novanta. Per cui incapaci di mutamenti in positivo rimangono ancorati ad una mentalità incrostata di slogan superati. Sull’antifascismo ci hanno campato per decenni, poi hanno scoperto l’antiberlusconismo. Ma visto che il cavaliere viene sdoganato persino da Scalfari, fondatore proprio di Repubblica, non avendo altri argomenti fanno il passo del gambero tornando al fascismo. Senza, poverini, rendersi conto che a forza di invocarlo sono riusciti ad assimilarlo così bene da esserne diventati degli autentici campioni. Gli è bastato fargli cambiare colore.

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