A CRISTOFORO COLOMBO SI ATTRIBUISCONO ANCHE MIRACOLI

Definendo Colombo “un uomo di indubbio genio”, una lunga biografia a lui dedicata nell’enciclopedia cattolica sottolineò che l’esploratore era “un navigatore audace ed esperto, dotato di una profonda conoscenza dei principi della cosmologia e dell’astronomia, un uomo dalle idee originali, dalla mente fertile e dalla tenacia necessaria per mettere in pratica i suoi arditi programmi”, inoltre “il suo successo nel superare gli ostacoli che si frapponevano fra lui e le spedizioni e il superamento delle difficoltà nel corso dei viaggi hanno fatto di lui un uomo dalle inusuali risorse e dall’incrollabile determinazione”. Cristoforo Colombo fu certamente un uomo della Provvidenza divina, dato ch’essa si servì di lui per aprire il cielo per far entrare nel numero dei beati questo servo di Dio, che fu membro zelante del terzo ordine francescano. Per impulso del Cavaliere Giuseppe Baldi, nelle cui mani si trovano le catene in cui Colombo fu fatto riportare in Spagna per ordine del ministro spagnolo Bobadilla, più di 600 vescovi della Chiesa rivolsero al S. Padre la preghiera di dar ordine perché s’inizi il processo di beatificazione di Colombo. Sono anche già state esaudite in modo che ha del miracoloso alcune preghiere che gli furono rivolte. Ricordiamo un fatto avvenuto nel 1885.
Un ragazzo di Cannes era stato morso da un cane e ne aveva avuto delle conseguenze fisiche così terribili da far temere il peggio. Medici e medicine non poterono aiutarlo. Dopo cinque anni di sofferenze atroci, la madre del ragazzo, che aveva una grande fiducia in Cristoforo Colombo, implorò caldamente il suo aiuto, ed iniziò una novena in suo onore. Alla fine del nono giorno, la sorella del ragazzo, di notte, vide improvvisamente che la stanza del malato era illuminata a giorno; in mezzo a questa luce scorse un uomo alto e forte, in abito bianco, con una cintura violetta, che disse alla ragazza spaventata: “Non aver paura! Sono Cristoforo Colombo e vengo per guarire tuo fratello; alzati e togliti la coperta!”. Poi l’apparizione fece sopra le ferite il segno della S. Croce e scomparve. Il corpo del ragazzo, che era stato così misero e deforme, tutto ad un tratto fu sano e bello, e la biancheria sporca di sangue e di pus, apparve come nuova o appena lavata. Questa è la terza guarigione miracolosa avvenuta.

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