GLI ALIENI NECROFORI SONO GIÀ FRA NOI
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Non sono umani, non sono nemmeno animali. Non uccidono, fanno il tiro a segno a caso, come in un videogioco, su persone innocenti, senza distinzione di razza e di religione. Non hanno motivazioni visto che le loro parole ispirate ad Hallah si basano sulla falsità d’interpretazione (almeno così ci viene detto dai cosiddetti arabi moderati, ma ho molti dubbi) dei versetti del profeta. Non sono combattenti, perché aprono il fuoco contro inermi disarmati. Non sono barbari, perché hanno una lucidità luciferina e usano alla perfezione le tecniche mediatiche più moderne e la forza delle immagini. Non sono coraggiosi, perché non affrontano un nemico in un duello alla pari. Non sono folli, perché i loro piani sono architettati e portati ad esecuzione con una razionalità perfetta e diabolica. Non sono improvvisatori, perché tutto è predisposto fin nei minimi particolari, fidando anche nell’ignavia dell’Occidente. Il loro è un viaggio nel tempo all’indietro, non vanno verso il futuro, sono i replicanti del passato più troglodita ed oscuro. Chi sono allora? Sono una perversa trasformazione genetica, nutrita di ignoranza e di odio. Sono mutanti, un’etnia sommersa, necrofora, che risponde solo all’orgasmo del sangue e della morte. Che danno e si danno. Sono ordigni con le gambe: si moltiplicano come in un virus letale o come nei film sulle invasioni della terra da altri mondi. Sono filiazioni del male supremo e di una regressione allo stadio tribale e agli ominidi (ma non uomini) delle caverne. Con le loro barbe, con le loro risate, con i loro riti macabri, con le loro minacce, con i loro tagliagole, con i loro mascheramenti e le loro armi, con le loro esecuzioni sempre più efferate e crudeli, con il loro colore, il nero, distintivo dell’Ade, con il loro disprezzo di quanto c’è di più sacro al mondo per tutti i credi: la vita. Avevamo paura dei marziani. Senza accorgerci che gli alieni erano e sono già fra noi. Ci costringono a vivere nel terrore? Non sono nemmeno terroristi, perché il loro terrore alimenta soprattutto la reazione e il coraggio. Ed incredibilmente ci aiutano a ricordare quale è il vero senso dell’umanità e da che parte stare. Senza paura, con l’orgoglio di essere, sia pure in una società dai mille difetti, almeno migliori di loro.

Ruggero Marino firma

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