ASIA ARGENTO E JIMMY BENNET: LA SQUALLIDA STORIA DI DUE MENTITORI

Confesso che non ho mai avuto simpatia per Asia Argento, non l’ho mai considerata un donna sensuale nonostante le sue foto discinte. Non ho nemmeno simpatia per quel finto passerotto tutto pelo tinto, stoppaccioso e cotonato di Jimmy Bennet. E dopo averli ascoltati attentamente tutti e due mi sono fatte delle idee. Da giornalista premetto che Giletti è stato abile è ha fatto un grande scoop, in linea purtroppo con i tempi che viviamo. Per cui se si parla di lenzuola tutti drizzano gli orecchi e gli occhi . Siamo diventati un popolo di voyeurs e di tenutarie di bordelli. Però Giletti non è stato equanime, si vedeva lontano un miglio per chi parteggiava e ha fatto di tutto per riabilitare la pupilla, che gli ha concesso l’esclusiva. Abbracciandola a lungo alla fine. Ma nonostante tutto il confronto è terminato in un salomonico pareggio. Perché per quanto mi riguarda si tratta di due sfacciati mentitori, che recitavano ciascuno la parte della verità di parte. Chi è Asia? Una normale attrice, che vuole fare anche la regia, ma che soprattutto ha un concetto troppo alto di sé. Figlia d’arte (padre regista, madre attrice) dovrebbe conoscere tutte le trappole del mondo della spettacolo. Non è così. Più o meno ventenne entra nella suite del più grande produttore di Hollywood, riconosciuto e famoso porco seriale. Lui le chiede un massaggio, che a lei fa anche un po’ schifo (però esegue), ma l’orco Weinstein le zompa addosso e la “stupra”. In questo caso lei non si è “congelata” (termine che userà per Jimmy). Da stuprata continua a frequentare e a fare foto tenere e sorridenti con Harvey-toro-seriale. Non lo fa per interesse professionale. “Normalizza” la situazione.
Poi gli capita un ragazzino di sette anni a cui fa da balia, finché lui diventa grande, ma non maggiorenne. E va a letto anche con il minorenne a sua doppia insaputa: primo perché lo ritiene maggiorenne (e qua mente spudoratamente perché lo conosce da quando aveva sette anni), la seconda perché Jimmy le salta addosso infoiato, la spoglia (non è semplice), la gira sul letto e la possiede (ancora meno semplice se lei non vuole).
E Asia che fa? “Si congela”. E qui non mancano i particolari che si poteva anche risparmiare. Anche se l’”attrezzo” è difficile da portare ad erezione con un ghiacciolo il mandrillo la “penetra”, “senza nemmeno il preservativo” e per la durata di “appena due minuti” (li ha contati, le è parso poco, è rimasta delusa?). E aggiunge “come un coniglio” ed in sala il pubblico ormai arazzato e rincoglionito ride. Finita la violenza Asia che fa? “Normalizza” (dice proprio così). Come se niente fosse ritorna al progetto del film da fare insieme con Jimmy. Infine insieme vanno tranquillamente a pranzo. I due carnefici o le due vittime? Sempre per “normalizzare”. Naturalmente la versione del finto bambino, accalappiato o meno, è tutta diversa. Lui la chiamava “mamma”, mamma gli avrebbe fatto a sua insaputa anche lei il servizietto, prima lo bacia e poi lo strapazza. Il ritroso era uno dei tanti pupattoli promettenti della mecca del cinema. A causa del trauma subito sarebbe rimasto choccato per sempre di qui, come precisa un avvocato sor Pampurio che l’accompagna, non avrebbe più lavorato. Il leguleo però aggiunge che Asia avrebbe già dato tre versioni dell’accaduto contro l’unica di Jimmy. Si fanno inoltre obiezioni sul fatto che violentare un maschietto controvoglia non è facile. Ma non sarebbe il primo caso: una cosa è la volontà una cosa la volontà del caz … Passano gli anni, Asia si scongela e diventa la leader, quanto meno europea, del movimento “Me too” contro le molestie alle donne. Ricavandone una pubblicità incredibile. A questo punto Jimmy, che si sente trascurato da “mamma”, non ci sta e bussa a soldi.
E’ il momento di fare entrare in scena un altro personaggio, il più innocente in tutta questa storia: Anthony Bourdin. Un personaggio conosciuto internazionalmente, un grande chef, un grande personaggio televisivo, uno scrittore. E’ il fidanzato di Asia Argento in una relazione “aperta”. Ha più di venti anni di lei, che è sui quaranta. La stessa differenza che c’è fra Asia e Jimmy. Di fronte alle richieste prosaiche di Jymmy che bussa a tre milioni e mezzo di dollari anticipa un primo versamento di circa 400.000 dollari. Mi domando quale è la verità che conosce Bourdin? Che Asia è stata violentata o che Asia ha violentato? Fatto sta che paga per spegnere l’ incendio. Ma il tam tam sui giornali non si placa. Escono altre storie, biglietti, confessioni, ritrattamenti, verità e controverità, intervengono altri personaggi di primo piano, che accusano Asia, come la compagna della leader del movimento americano di “Me too” e un attore stanco di ricevere foto di Asia a torso nudo. Non molto si sa invece dei trascorsi di Jimmy nel frattempo. Due sbandati, due disturbati. Due da psichiatri, Asia è in analisi. O due paraculi?
Il colmo è che la strana coppia al termine del loro incontro-scontro si sono fatti anche dei selfie a letto. E a questo punto non credo più a niente di quanto hanno detto. Hanno i visi beati di due che, prima che la storia degenerasse in una faida tra “mamma e figlio”, si sono concessi una reciproca consenziente bottarella, più che un incesto insopportabile per entrambi.
Bourdin ha pagato, ma paga ancora di persona. Lo trovano impiccato in un albergo ai primi di giugno. Forse la coppia era aperta, ma all’apertura delle gambe c’era un limite? Forse Bourdin non ha retto il confronto con un ragazzetto più giovane di 40 anni? O forse i motivi li sa solo Bourdin, che non ha lasciato scritto niente. Asia confessa di sentirsi in colpa per non avere mai compreso la sofferenza che ha portato il compagno al gesto estremo. Dunque lui prima non aveva mai dato segni di avere in mente di farla finita. Dice ancora Asia: “Mi hanno chiamato pedofila, assassina, prostituta, ninfomane”. Forse a Jimmy lo hanno chiamato “toy boy”, mentre Asia lo apostrofa come un ricattatore. Io se fossi in loro qualche domanda me la farei. C’è chi ipotizza una macchinazione, una vendetta di Winstein: baggianate. Ho netta l’ impressione che il vero clou di questa desolazione a puntate sia una prosaica e beata scopata. Con conseguenze inimmaginabili. O immaginabili? Anche se forse non dall’ inizio? Vista l’esplosione mediatica e internazionale della vicenda. Non è difficile supporre che ai due arriveranno una valanga di offerte di lavoro. In tutto questo disastro morale cosa ha detto Asia al termine della sua lunga “verità” contrassegnata da lacrime, mentre non ha battuto ciglio, come se fosse acqua, alle parole accusatorie di Jimmy: “L’Italia è con me”(???). “Voglio tornare a X Factor”. Ovvero, da narcisista e viziata e forse viziosa, datemi ancora le caramelle invece di sparire per un po’ e di fare calare una pietoso velo di silenzio su tanto squallore. E di portare fiori sulla tomba di Bourdin.
Purtroppo non finirà qui.

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