LACRIME EUROPEE ED UN MONDO DI BARI

Viviamo in un mondo di bari. Non c’è niente da fare. Non che il mal comune possa consolarci dei nostri cancri secolari. Ma ci eravamo fatta un’idea sbagliata della rettitudine “made in Germany”. Un po’ come la sinistra italiana, che si ergeva a paladina della morale per poi finire nel fango delle tangenti e della corruzione esattamente come tutti gli altri...

Noi ci auguravamo di poter diventare come i tedeschi per quanto riguarda il rispetto della legge. Non pensavamo che loro potessero scendere ai nostri livelli. Specie da quando bacchettano e vogliono mettere in riga (vecchio vizio) mezza Europa. Legano praticamente il cappio al collo a quei levantini dei Greci, che baravano sui bilanci, inguaiando un paese che pure ha donato menti impareggiabili all’Occidente come, solo per fare qualche esempio, Platone e Aristotele. Qualche concessione in segno di gratitudine la si poteva pur fare. Invece si scopre che anche loro, con la connivenza del governo, baravano sui gas di scarico delle auto, in un mondo dove il surriscaldamento del clima dipende anche dalle emissioni rilasciate nell’atmosfera. Un crimine da camorra. Noi ci strappavamo le vesti per Schettino. Loro, con la complicità della Lufthansa, mettevano alla plancia di comando di un aereo un pazzo, che decideva di andare a schiantarsi contro una montagna, coinvolgendo centinaia di vittime innocenti. Noi sia pure alla nostra maniera, un po’ sgangheratamente aiutiamo i profughi che arrivano sulle nostre coste, salvando migliaia di vite umane. Loro con la Merkel in persona prima si rifiutano, facendo piangere persino un’adolescente in diretta tv. Poi aprono le frontiere “generosamente” quando si avvedono che i siriani preparati e non straccioni possono essere utili in prospettiva alla loro economia. Una generosità pelosa. Mal comune dunque mezzo gaudio? No, c’è solo da piangere lacrime europee.

Ruggero Marino firma

Angela Merkel battuta gas scarico Volkswagen          Angela Merkel vignetta

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