NON VEDO L’ORA CHE VENGANO DATI I DIRITTI AI GAY

Non vedo l’ora che alle coppie omosessuali vengano riconosciuti pieni diritti di coppia (ma non parliamo per favore dei bambini). Così finirà l’uso improprio dell’innocente arcobaleno. Con i cantanti a Sanremo che, oltre che con le canzoni, fanno a gara a chi lo strumentalizza e sbandiera con maggiore fantasia.

E mi piacerebbe sapere chi lo fa con convinzione o chi lo fa solo per convenienza. Anche i gay sono consumatori di dischi. Se è tutto qua l’impegno politico della sagra canora c’è da mettersi le mani nei capelli. Non vedo l’ora che alle coppie gay vengano riconosciuti i loro diritti di coppia, perché non ce la faccio più, con tutti i problemi che l’Italia ha, a vedere il Parlamento impegnato per settimane sulla questione in una contrapposizione ai limiti dell’indecenza. Ma mi assale un dubbio ricorrente. Come mai le uniche campagne portate avanti con una partecipazione nazional-mediatica-fondamentalista sono quelle dei gay e quelle degli animalisti (con la Brambilla in vacanza eternamente intervistata)? Mai visto tanto impegno nazional-popolare per le donne violentate o assassinate quotidianamente, per le creature usa e getta lanciate dalla finestra o finite nei cassonetti, per i bambini dei migranti annegati in fondo al mare, per i morti quotidiani di mafia, per le vittime degli assassini della strada, per i ragazzi devastati dalla droga ... Sbaglio o c’è una sproporzione intollerante? A questo punto parlare di lobby equivale a una bestemmia?

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