DA MARINO A MARINO - IL SINDACO RISPONDE A UN SOLO PADRONE: IL SUO EGO SMISURATO

Ignazio Marino, “l’imbellino ridens”, il marziano, l’alieno, il Bambi, Heidi se ne è andato. Per la verità l’hanno costretto ad andare via in maniera brutale e ignominiosa. Era arrivato con il vento in poppa della catastrofe di Alemanno per dimostrare cosa sapeva fare il Pd alla guida di Roma. Se ne va in una tragicommedia all’italiana e nello spettacolo più indecoroso che sia mai visto in un’amministrazione romana per incapacità reiterata. Me ne vado, anzi no, ci ripenso, non me ne vado … mi costringete ad andare via? Ventisei coltellate un po’ come Cesare (la spocchia non gli ha mai fatto difetto) ed un mandante un po’ Bruto un po’ Cassio. Un complotto fa capire. Vi hanno partecipato persino papa Bergoglio, personaggi in vista della Roma ex caput mundi: Gassman, Verdone, Proietti, Nancy Brilli, professionisti che ripuliscono le strade e milioni di cittadini? Rispetto ad un migliaio di sostenitori diabolicamente perseveranti. Più che un omicidio si è trattato di un suicidio più volte annunciato. Un suicidio, per la verità plurimo, perché in questa squallida vicenda anche il PD risulta essersi impiccato, e ne pagherà presto le conseguenze, difendendolo prima quando era già indifendibile, sparandogli addosso dopo quando ormai era come sparare sulla Croce Rossa. Nel vizio antico della sinistra italiana di incensare e poi diffamare non solo il nemico in stile purghe staliniane Se ne va lanciando strani segnali, minacce nemmeno tante velate, diari incendiari alla Nerone. Se ne va con l’”orgoglio” di quello che ha fatto. Annovera i camion bar rimossi dal Colosseo, la pedonalizzazione dei Fori imperiali e persino il “polverino” usato per l’asfalto di via Marsala ... Roba da non credere. Ma i problemi prioritari di Roma? Il traffico, i trasporti, le buche, il verde, la sporcizia, il decoro, l’ambiente, una città ridotta a merda di cane dal centro alla periferia … ? Finalmente e solo ora ha ammesso di aver fatto errori. Ma fino a ieri la colpa era sempre e solo degli altri. Se ne va ridendo come ha fatto sempre alla faccia dei cittadini. Sulla sua sbandierata onestà e sulla sua trasparenza, sbertucciato persino dai trattori, sono stati sollevati dei dubbi. Il tempo dirà se si tratta di verità o di calunnie. Certo è che ha mentito più di una volta e tanto basterebbe. La sua denuncia di mafia-capitale è arrivata in ritardo ed il suo ruolo di Zorro è tutto da verificare anche per quanto riguarda gli appalti. I chirurghi sono padroni della vita e della morte. E a volte si sentono come Dio. Si sarà pure messo contro poteri forti, ha agito a volte senza rispondere a padrone. Il guaio è che lui rispondeva ad un unico incorreggibile padrone e Dio. Il suo ego smisurato.

Ruggero Marino firma

Ignazio Marino caricatura

Immagine ripresa da Dagospia

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