LA MATITA INSANGUINATA DELLA SATIRA DI CHARLIE HEBDO

BASTA! BASTA! BASTA! Anche di fronte all’orrore si continuano a fare distinguo. Certo non tutti i musulmani uccidono e sono assassini, ma oggi sono i musulmani a uccidere invocando Dio. Come nei tempi più bui nel cammino dell’umanità. La strage di Parigi non è che l’episodio recente più spaventoso di una lunga, infinita serie di delitti e di attentati alle libertà più elementari. Non c’è pericolo maggiore delle menti possedute dalla certezza di essere nel giusto. Al punto da giustificare le più atroci ingiustizie. Anche Hitler era convinto di essere dalla parte di Dio. Bambini che esplodono, donne lapidate, inermi sgozzati, agguati a persone sole o meno … un fiume di sangue innocente nel nome di Allah. Basterà a svegliare le coscienze di un Occidente sonnolento, satollo, distratto e incredulo? Dove allignano ancora quanti riescono persino a trovare le giustificazioni per quanto sta accadendo? Certo le vignette satiriche erano una provocazione. Forse anche di dubbio gusto. Ma possono le matite e i disegni essere la miccia per una strage? Per una vendetta costellata di sacrifici umani? Come ai tempi della barbarie? ASSASSINI, ASSASSINI, ASSASSINI. Non sono che assassini, menti ottenebrate e vigliacche. Chiamarli terroristi contribuisce a fornirgli una patente di eroicità. Assassini e niente più. Mai un faccia a faccia, colpiscono a tradimento, alle spalle o meno. Finiscono su un marciapiede un uomo rantolante, che può difendersi solo alzando lo scudo delle mani nude. Incappucciati come nei rituali della follia umana. Ladri di vite umane. E’ ancora possibile un dialogo con un Islam, che non riesce e non prova nemmeno a scindere il proprio ruolo da questi Caino scellerati? Abbiamo già sentito, in casa nostra, il ritornello complice dei “compagni che sbagliano”. Ma l’Islam cosiddetto moderato tace. I “fratelli musulmani” fanno finta di niente. Mai sentita una vera condanna, al punto che viene da sospettare una certa compiacenza. Un assordante silenzio-assenso. Per cui siamo tutti sotto tiro. A meno che non si voglia dare la colpa alla CIA, ad un Occidente che compie a sua volta infiniti crimini, ma ancora non si diletta a uccidere a sangue freddo in nome di un dio. Forse non sarà una guerra di civiltà. Ma è comunque una guerra.

Ruggero Marino firma

la matita insanguinata

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