GRILLO PERCHÉ NON TACI?

Io non credo che Grillo, che sembra la caricatura del pinocchiesco grillo parlante, sia nel pieno delle sue facoltà mentali. Basta vedere il video esagitato, urlato, volgare come sempre, in difesa del figlio. Grillo bene o male è in qualche modo responsabile, con sentenza definitiva, di un incidente, che provocò la morte di tre persone, un bimbo di nove anni compreso. Il suo bamboccio, Ciro, cresciuto nel biberon a miliardi, è coinvolto, come pare, in uno stupro di gruppo. Ce ne sarebbe a sufficienza per rispettare un religioso silenzio. No, il creatore del Movimento 5 stelle, fondato sul “vaffa”, il rimescolatore della politica italiana, che vorrebbe “pulizia” in Parlamento, il comico che dovrebbe salvare l’ Italia, che accusa tutto e tutti, che in piena pandemia, con i morti a grappoli, si presenta con in testa un irriverente casco da palombaro, si atteggia, con le sue sceneggiate e l’ “aureola “dei capelli da medusa caravaggesca, a vittima con il suo pargolo. Non una parola di solidarietà, tanto meno di scuse, per la giovane donna, violata o meno, anche se il ragazzo, come gli altri giovinastri, fosse solo un “coglione”, come lo definisce lui per giustificarlo. Non una parola nemmeno dalla moglie, che dormiva nell’ appartamento contiguo e che “non avrebbe sentito nulla”. Fra le colpe-prova della preda il fatto di avere fatto la denuncia non immediatamente, ma una settimana dopo. Ci sono donne a go gò, anche troppe per la verità, che per il “me too” hanno parlato dopo venti anni. Perfetto ritratto delle bella famiglia italiana, della politica all’ italiana e di un fantomatico, però sempre esilarante, Robin Hood.
P.S. Il post è' stato scritto prima che parlasse anche la mamma di Ciro, Pavin. Che lo ha fatto oggi. Comportamento analogo a quello del marito. Nemmeno una parola per la ragazza. Mi ricorda Sandra Milo: "Ciro, Cirooo!". Avanti, nel migliore dei casi, all' Italia dei "coglioni".

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