Gianni Letta è stato uno dei miei Direttori. Sono stati molti, ma per me, nel ricordo più caro, ci sono solo Renato Angiolillo e soprattutto lui. Gli debbo molto e poichè penso che ha ormai tutto gli ho dedicato una poesia. Non è piaggeria è solo dimostrazione di affetto e gratitudine. Oggi compie 90 anni. Lunga vita Direttore:

GIANNI LETTA
Venere pone la mano
nel mese di aprile
al risveglio di primavera
con la natura che esplode
ricorda Ovidio nei Fasti.
Nove, novanta, multipli del 3
numeri sacri e divini
prossimi alla perfezione.
Nel segno dell’Ariete
il primo dello Zodiaco
segno maschile di fuoco
testa e corna fra le stelle
nel grafico celeste.
Il giorno è il quindici
piena potenza lunare
quindecimviri controllavano
i libri delle Sibille
come alla porta di Ishtar
dea dell’amore
nella civiltà babilonese.
Gianni, Giovanni dall’ebraico
“il Signore è misericordioso”
garbato, ma fermo, deciso,
schiettezza, libertà,
un oceano di energia,
forza di volontà.
Letta come eletto
un leader naturale.
Dalla piana del Fucino
dal lago sparito
dalla stirpe dei Marsi
dall’Avidianum-Avezzano
dall’Abruzzo forte e gentile.
Un incontro di zucchero
con madonna Maddalena
e due figli: Giampaolo e Marina.
Piazza Colonna il destino
dalle scale del Tempo
alle scale dei Chigi
una mano sull’Italia.
Fino al solstizio d’estate
la festa dei Giovanni
magico sabba di streghe
quando le donne
che vogliono un figlio
si stendono sulla rugiada.
E nel buio della notte,
nell’oscurità più densa
è un crepitare di roghi:
bruciano il passato
forgiando lampadari
per un futuro di scintille.