STRAGE DI FALCONE E BORSELLINO

La morte ti insegue
anche dopo la morte
nell’odore della morte
nei ricordi della morte
nello strazio della morte.
Le bombe di Sicilia
diventano tombe
sono sangue di giustizia.
Le strade capovolte
le auto sventrate
i corpi a brandelli
il fumo che cancella
il sorriso di Falcone
la certezza di morire
sul viso di Borsellino.
Il pianto della vedova
nella chiesa gremita
la folla inferocita
per lo stato che abbandona
i suoi uomini migliori.
Quanti corpi riversi
sull’ asfalto arrossato
nell’isola che grida
la mattanza di Dalla Chiesa
la mattanza di chi sta
dalla parte sbagliata
per la mafia assassina.
Sono uomini in canottiera
sono uomini in cravatta
sono capi dei capi
sono capi mandamenti
sono gente di famiglia.
Picciotti e “soldati”.
dal bacio sulla bocca
come il bacio di Giuda.
Sono il guanto di sfida
alla faccia dello Stato,
uno stato vigliacco
che sacrifica i suoi eroi.

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