The Economist BrItaly politica vignetta Italia - Der Spiegel urlaubsland Italien
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E’ arrivata l’ennesima copertina razzista da parte dei ricorrenti esseri superiori. A quanto pare il mondo ne é pieno. Soprattutto nei paesi dell’Europa. Era del secolo scorso la colt sui maccheroni del tedesco Der Spiegel, oggi la leader inglese uscente e la forchetta con gli spaghetti dell’Economist: e nel titolo il terrore di diventare come l’Italia politicamente.

Passano i decenni, ma rimaniamo pasta, pizza e mandolino. E naturalmente la mafia, cosche varie e il turn over governativo. Non che abbiano tutti i torti. I nostri peccati li conosciamo. Ma ci facciamo i c… nostri. Perché non fanno altrettanto, esaminandosi allo specchio indipendentemente da noi? I tedeschi se si scrutassero alla luce del recente passato non avrebbero di che essere allegri e anche adesso con il gas (la battuta macabra sarebbe facile) guardano solo al dito dei loro interessi piuttosto che alla luna dell’Europa. E gli inglesi? Pronti sempre a menare le mani, guerrafondai a tempo pieno, un’isola che si è allontanata ancora di più dal continente con la Brexit. Un Paese che se gli togli i pettegolezzi sui reali e i gruppi musicali hanno ben poco da offrire all’umanità. Purtroppo c’è anche chi, pur italiano, va in giro per l’Europa a gettare benzina sul fuoco. Sembra un signorino, ma è la controfigura di Tafazzi.

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