festa della Repubblica 2 Giugno 2024
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LA PATRIA

La patria
è la terra dei padri,
una zolla nel cuore
un richiamo ancestrale:
sa di sangue e orizzonti.
La patria è un sudario
di martiri uccisi,
di fratelli vicini
genitori lontani.
La patria è un inno
che scalda le vene
una musica, un coro
con la mano sul petto
un grido scagliato
verso un cielo di stelle.
Se cantano in tanti
suona brivido e pianto.
Anche questo
può esser la patria.
La patria,
questo nome desueto,
è la madre più antica
che ci culla nel tempo,
e accompagna negli anni
fino al balzo finale.
La patria
è uno straccio nell’aria
agitato dal vento
dai colori sgargianti
in ricordo dei figli
ammazzati nel fango
affogati nel sangue:
per la patria.
La patria
è un confine ed un mondo,
un paesaggio e una pianta,
una guglia di roccia
ammantata di nubi
una spiaggia deserta,
una gialla ginestra
una pioggia battente
un vento di sabbia
un ulivo contorto
un prato innevato
un anfratto nel mare.
La patria è un cibo, un profumo
ed un fiore nel campo,
la patria è una donna,
un sorriso di infante,
un amore perduto
una voglia saziata.
La patria è una lingua
la patria è una fede
un ginocchio piegato
un sentire comune,
la patria è anche un nome.
La patria
è il passato, il futuro
soprattutto il presente,
la patria è la tomba
di tutte le tombe,
la patria è il domani:
basta solo volerlo.
Purché la patria
non sia solo un peccato,
un orgoglio sbagliato
un sopruso accecato
la violenza incarnata.
Non c’è sulla terra
chi è senza madre
non esiste nel mondo
chi è senza patria.
La patria è la mia
la patria è la tua
la patria è dei nostri
la patria è degli altri
la patria è dei tanti
la patria è dei santi.
La patria è di tutti
la patria è per tutti.
E così sia.

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