poesia - le api
poesia - le api

LE API

Nere e gialle le strisce
lungo il corpo peloso
una lancia nascosta.
Architette esemplari
dagli esagoni perfetti
sono in lenta agonia.
Alveari disertati
malattie, pesticidi
calabroni alieni
muore nelle cellette
la società per caste:
fuchi per fecondare
sterili le operaie
sul trono la regina.
Insetti ancestrali
per il nettare dell’uomo
nel ciclo della terra;
flora da impollinare
pappa reale, propoli,
cera per le chiese
luce per il sacro,
colate d’oro di miele
ventilato con le ali.
Fin dal tempo remoto
effigiate in Spagna
nella Cueva de Araña.
Vola di fiore in fiore
l’esercito delle api
stanche impollinatrici
sacerdotesse di Eleusi.
Scompaiono dal mondo
sempre meno danzando
nel cercare corolle
per creare l’ambrosia
riservata agli dei,
divine perché nate
dalle lacrime di Ra.
Sparite negli inverni
rinate a primavera
simbolo di resurrezione
o della vita che muore.

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