Silvio Berlusconi memoria
Silvio Berlusconi memoria

Ho rivisto in questi giorni la famosa trasmissione che ebbe a protagonisti Santoro Travaglio e Berlusconi. E mi è saltata agli occhi la differenza fra i tre personaggi che, alla prima visione, non mi era parsa così abissale.

In un confronto uno contro tutti. Da un lato il Michele aggressivo e irrispettoso nei toni, ai limiti del coatto, come in una curva da stadio, forte anche della clack del pubblico e dei sorrisi delle due veline. In fondo si trattava di avere a che fare con un Presidente del consiglio. A fargli da spalla il sempre compiaciuto diffamatore e barzellettiere Marco. Il giornalista che quando si guarda allo specchio ha un orgasmo. Dotato di indubbia vena ironica, ma non altrettanto di serietà deontologica. A lui era consentito di sciorinare i “delitti” quasi sempre presunti del Cavaliere. Che, quando ha provato a controbattere, elencando i misfatti dell’avversario è stato tacitato a brutto muso da un esagitato e sudaticcio Santoro, forte di una Rai schierata. Confesso che non so come Berlusconi sia riuscito ad arrivare fino in fondo in quell’orgia di livore. Anche se è riuscito a concludere con un colpo di genio, spolverando con il fazzoletto la sedia dove si era seduto il suo accusatore, alzatosi con la coda fra le gambe.

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